Título: Il Golem nell’immaginario romantico
The Golem in the Romantic Imaginary
Autores: Rutigliano, Stefania; Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'
Fecha: 2011-11-23
Publicador: Between: Rivista dell'Associazione di Teoria e Storia Comparata della Letteratura
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Tema: Golem; Ricezione critica; Secolarizzazione; Antisemitismo; Imagologia
Golem; Critical Reception; Secularization; Antisemitism; Imagology
Descripción: Dalla mistica ebraica, che ne segna l’origine, il Golem approda alla letteratura. Basandosi sulla critica tematica, il contributo segue questo passaggio con particolare riferimento alla letteratura romantica, in cui il Golem può essere letto come l’immagine culturale dell’ebraismo considerato dalla prospettiva dei non ebrei. L’analisi tocca così anche l’imagologia. Per la sua origine ebraica il Golem è associato all’Oriente e all’esotismo romantico, ma allo stesso tempo rappresenta i pregiudizi contro gli ebrei. Nell’immaginario romantico infatti l’uomo d’argilla, in quanto creatura artificiale, diventa l’etero-stereotipo negativo dell’ebraismo, indicando una forma di antisemitismo che divide l’Oriente in due parti, una buona e una cattiva. Non c’è dunque soltanto una opposizione tra Occidente e Oriente, ma l’Oriente stesso risulta diviso. Solo con Annette von Droste-Hülshoff questo Oriente ‘più orientale’ esemplificato dalla creatura d’argilla si ricongiunge con l’Occidente: perché il Golem è usato come metafora del mondo industrializzato, della sua disumanizzazione e fatale rovina. Le diverse declinazioni letterarie mostrano che il Golem, nella mistica ebraica simbolo di conoscenza elitaria ma assoluta e in ciò partecipe della totalità, riconquista il proprio originario valore universale nel suo divenire un mito della letteratura moderna.
From its origins in Jewish mysticism, the Golem becomes a literary theme. By using thematic criticism, this paper traces its transition with particular reference to Romantic literature, in which the Golem can be read as the cultural image of Judaism viewed from the non-Jewish perspective. In this way, the study also deals with imagology. Originating from a Jewish context, the Golem is associated with the Orient and with Romantic exoticism, but at the same time it represents the prejudices against Jews. In the Romantic imaginary, the man of clay as an artificial creation becomes the negative hetero-stereotype of Judaism, denoting a form of anti-Semitism that divides the East in two, one good and one bad. There is therefore not only an opposition between West and East, but the East itself emerges divided. Only in the work of Annette von Droste-Hülshoff does this more oriental East, exemplified by the man of clay join together with the West: because the Golem is used as a metaphor for the industrial word, for its dehumanization, and its fatal ruin. The Golem, a symbol of knowledge in Jewish mysticism, regains its universal value, becoming a myth of modern literature.
Idioma: Italiano

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