Título: Itinerari Religiosi come Motori di Sviluppo Locale Sostenibile in Veneto? Per una Proposta di Valorizzazione di Heritage non Consueto o spesso “Inavvertito”: i Santuari e le Chiese Minori
Itinerari Religiosi come Motori di Sviluppo Locale Sostenibile in Veneto? Per una Proposta di Valorizzazione di Heritage non Consueto o spesso “Inavvertito”: i Santuari e le Chiese Minori
Autores: Rizzo, Luca Simone; University of Padua
Rizzo, Raffaela Gabriella; University of Brescia
Trono, Anna; University of Salento
Fecha: 2013-07-26
Publicador: Alamtourism: Journal of Tourism, Culture and Territorial Development
Fuente:

Tipo: info:eu-repo/semantics/article
info:eu-repo/semantics/publishedVersion


Tema: route-based special interest tourism (SIT); local religious heritage; EU long distance routes; Veneto; local sustainable development
Patrimonio Culturale Religioso; Itinerario Europeo di Lunga Percorrenza; Veneto; Itinerari di Turismo Religioso “di Nicchia”; Sviluppo Locale Sostenibile
Descripción: Religious sites/assets are reacquiring pre-eminence, partly in the role of mainsprings for local development: they are privileged witnesses to collective memory and depositories for symbolic, historical, cultural and spiritual values that they have contributed towards forging. These are essential keys for interpreting “places” and their evolution, as well as for studying their various facets and nuances in greater detail. In full knowledge of this, we are presenting here a study on the subject of cultural (and religious) itineraries as a determining element in territorial conservation and as an instrument for: a) promoting a type of tourism that is sustainable, alternative and aware, in which the approach towards “exploitation” changes (contributing towards not only the “consumption” of experiences, but also the enrichment of the tourist); b) highlighting the value of authenticity and contact with local culture, as well as promoting contextual elements that are highly distinctive. In line with the need to make better use of local religious heritage, we identified anchor sites (sanctuaries and minor churches) around which to develop further forms of (religious) tourism.We devised an itinerary some 300 km long that “expresses” the diverse environmental/cultural/gastronomic realities that have the sanctuaries at their centre.This itinerary and its sub-routes – created via GIS – cover the central and western parts of the Veneto, as well as the south of the Region. The main route connects the sites in an attempt to link the area under examination, thanks to a ring, to the ancient Via Romea (the subject of research and reclamation as a long distance route). 
Luoghi/beni religiosi riacquistano preminenza anche come motori di sviluppo locale: testimoni privilegiati di memoria collettiva e depositari di valori simbolici, storici, culturali e spirituali che hanno contribuito a plasmare; chiavi di lettura essenziali per comprendere i “luoghi” e la loro evoluzione, nonché per addentrarsi in essi scoprendone sfaccettature e dimensioni. Consapevoli di questo, si presenta qui una ricerca sul tema itinerari culturali (e religiosi) come elemento di forte tutela del territorio e strumento per: a) promuovere un turismo sostenibile, alternativo e consapevole in cui l’atteggiamento verso la fruizione cambia (contribuendo non solo a innescare “l’acquisto e il consumo” di esperienze, ma anche un arricchimento del turista); b) spingere sul valore dell’autenticità, sul contatto con la cultura locale e sulla valorizzazione di elementi contestuali carichi di originalità. In coerenza con la necessità di fare migliore uso del local religious heritage, si sono identificati anchor sites (santuari e chiese minori) attorno ai quali sviluppare ulteriormente forme di turismo (religioso). Si è costruito un itinerario di circa 300 km, che “parla di” quadri ambientali/culturali/gastronomici diversificati al cui centro siano i santuari. Il percorso e i suoi sotto-tracciati elaborati tramite GIS interessano il Veneto centro-occidentale e meridionale. L’itinerario principale li collega nel tentativo di connettere il territorio studiato, tramite una variante, all’antica Via Romea (oggetto di studio e recupero come long distance route).[i] La ricerca qui presentata è stata condotta nell’ambito del progetto RECULTIVATUR, finanziato dal Programma South East Europe (SEE).
Idioma: Italiano

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